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Lapsis

Focus sul nuovo cinema Fantastico

Da un po’ di anni, a Cortisonici, si fa il Focus. Che è una sera, a volte due, dove facciamo vedere un pezzo del mondo del Cinema. Un pezzo che ci piace e che, ci sembra, val la pena. Come il cinema di animazione, per esempio. O quello horror.

Quest’anno il Focus è sul cinema Fantastico. Che è un genere, il cinema Fantastico, talmente vasto che, dopo poco, ci siamo accorti che ci eravamo persi. Troppo grande. Come fai?, ci siamo detti.

Allora, forse, abbiamo scelto la fantascienza. E dico “forse” perché, anche lì, la fantascienza, dire Questo è un film di fantascienza, ci sono delle volte che non sei mica sicuro.

Lapsis (2020, Noah Hutton, 104’), per esempio, è un film così. E quando l’abbiamo visto, la prima volta, ci ha lasciato addosso una roba che, adesso, a definirla, bisognerebbe star qua un po’, ammesso di esser capaci. Però, ecco, i giorni dopo averlo visto, continuavamo a parlarne. Sulle chat che abbiam dentro tutti nel telefono, o anche fuori. E ci sembra che, non si capisce bene come, racconti di una cosa che è qui adesso, anche se parla di qualcosa che adesso non c’è. E lo fa in una maniera che poi, a dire che non è bello, si fa fatica, secondo noi.

Così, mercoledì 25 agosto, la sera del Focus, cominciamo con quello.

Poi, subito dopo, facciamo vedere Blood Machine (2019,  Seth Ickerman, 50’). E in questo caso è un po’ più facile essere sicuri che è fantascienza, perché ci son le astronavi. Che di solito, quando ci son le astronavi, siam tutti d’accordo. Però, se posso dire, anche qui, va bene le astronavi, però è fatto in un modo, che, se dovessero chiedermi, che modo è quel modo lì, io non lo so se sarei capace di dirlo. Con un uso delle luci e del comparto sonoro (come dicono quelli bravi) che, insomma, è una cosa nuova. Anche se, a guardarlo bene, sembra un film che è un omaggio al modo di fare fantascienza e musica che c’era negli anni ’80. Però, anche così, non è un film degli anni ’80 e non è un film del 2019. È un’altra cosa, se si capisce cosa voglio dire. Ma ho paura che non si capisce. L’unica è venire a vederlo, mi sa.

A mettere insieme questa serata, ci ha aiutato il gruppo che organizza il Trieste Science+Fiction Festival. E i film che abbiamo visto e che mostreremo, li abbiamo visti anche grazie a loro. E due di loro, Massimiliano Maltoni e Luca Luisa, verranno a raccontarci un po’ di cose e ad aiutarci a fare ordine in quella meraviglia che abbiamo incontrato dentro quel mondo lì, sterminato, del cinema fantastico. A farci da guida, in un certo senso.

Mercoledì 25 agosto. Alla tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese. Alle 21, più o meno.

Il trailer di Cortisonici 2021 a cura di Gabriele Calvi: