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Il Primo posto della sezione dedicata agli under 18 va a L’hotel maledetto, della Scuola di cinema per ragazzi e ragazze di Ancona.

Questa mattina Cinema Nuovo gremito di studenti, per assistere alle proiezioni di Cortisonici Ragazzi, la sezione del festival varesino dedicata agli under 18 e coordinata da Tatiana Tascione. Quindici i corti in gara, realizzati nell’ambito di scuole e progetti extrascolastici, provenienti dalla città di Varese, dal territorio e da tutta Italia.

A valutare le opere è stata la Giuria giovani, quest’anno formata dagli studenti della Laurea magistrale in televisione, cinema e new media dell’Università IULM di Milano. Novità dell’edizione 2023 è poi il Premio social, che va a sostituire il premio pubblico, con la possibilità per tutti di votare tramite i sondaggi sulla pagina Instagram di Cortisonici Film Festival.

“La sezione dedicata ai ragazzi è sempre più su scala nazionale, quest’anno tutti i vincitori sono opere provenienti da altre città d’Italia – spiega Tatiana Tascione – Una bella novità di questa edizione è poi il Premio social, una sorta di evoluzione del premio del pubblico”.

I giurati Cristina Diaferia, Erika Patruno, Raffaella Piemontese, Benedetto Pulito, Sarah Vaia hanno dato il primo premio al corto L’hotel maledetto, della Scuola di cinema per ragazzi e ragazze di Ancona. Questa la motivazione: “L’hotel maledetto” è geniale, macabro e intenso. I piccoli protagonisti sono assolutamente a loro agio, ciò produce un contenuto estremamente godibile e al cardio palma. La trama semplice, ma mai scontata è il sottile filo rosso che tiene insieme tutti gli elementi sopracitati rendendo l’hotel maledetto il cortometraggio che ha colpito maggiormente questa giuria”.

Viene data una menzione speciale a Ser Ciappelletto dell’I.I.S. E. Mattei di Recanati, perché “Reinterpreta e riflette con successo la novella del Boccaccio in maniera ironica e moderna, un punto decisamente a suo favore è la qualità fotografica che è stata in grado di stupire gli spettatori e questa giuria”. Non è tutto, perché c’è un’altra menzione speciale va anche a Il gioco delle paure di Marco Rota, Ivan Adami e I.C.S. Alessandro Manzoni di Rosate, in provincia di Milano, perché spiegano i giurati: “Al corto va il merito di aver saputo affrontare con competenza e sensibilità un tema tanto importante quanto delicato inducendo un’ampia riflessione sull’importanza dell’ascolto e condivisione delle proprie debolezze”.